Tatuarsi fa male? Scopriamo le zone meno dolorose
Sappiamo tutti che prima di fare un tatuaggio la domanda che spesso ci porgiamo è: quando fa male tatuarsi?
Il primo tatuaggio porta con sé molte ansie, quindi è utile recarsi da un professionista, capace di mettervi a vostro agio e darvi consigli utili su come affrontare la prima seduta. Poi si sa…il dolore è soggettivo. Ognuno di noi ha una soglia del dolore soggettiva, non tutti percepiscono alla stessa maniera l’ago sulla pelle.
E’ importante anche il fattore psicologico, lo stato mentale e la convinzione con cui si affronta la prima seduta. A molti infatti interessa anche la ritualità del tatuaggio, quindi accettano il dolore come “necessario” per imprimere nella pelle il sentimento, il pensiero, il ricordo che si vuole portare sempre con sé.
Comunque è opinione comune che esistano determinate zone dove il dolore è meno intenso, ovvero lontane dalle ossa e meno ricche di terminazioni nervose.
Facciamo un elenco:
- Dal gomito in su – Si tratta di una zona ricca di muscoli perciò meno suscettibile al dolore provocato dagli aghi. E’ solitamente una delle prime parti del corpo che si decide di tatuare;
La zona interna invece è più sensibile; - Avambraccio – Vale lo stesso discorso del braccio. La parte più esterna risulta meno dolorosa rispetto all’interno;
- Vita – Tralasciando la zona pube, molto dolorosa perché ricca di terminazioni nervose, è una zona ricca di muscoli e grasso (sempre in basa al vostro fisico);
- Fianchi – Zona molto richiesta soprattutto dalle donne, è solitamente più doloroso rispetto alle parti sopra indicate, ma comunque accettabile soprattutto se non siete particolarmente magri;
- Cosce – Un po’ come sulle braccia, la parte esterna è meno dolorosa di quella interna;
- Polpaccio – Zona molto richiesta dagli uomini, è poco suscettibile al dolore quindi spesso è utilizzata per tatuaggi di grandi dimensioni.
